La mastite in allattamento è un problema che accomuna molte mamme.
L’allattamento è un gesto naturale, ricco di emozioni reciproche, un momento d’incontro esclusivo tra il cucciolo e la sua mamma che sembra ricostruire quella simbiosi che c’era nel pancione. Proprio come nel pancione, infatti, durante l’allattamento al seno, mamma e piccolo diventano un tutt’uno. Un momento davvero magico per le neo mamme.
Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Salute, il latte materno deve essere alimento esclusivo e insostituibile per i primi sei mesi di vita del bambino.
Certo, come tutte le cose, e come tutte le esperienze, anche l’allattamento non è sempre tutto “rosa e fiori”.
Vediamo insieme perché
L’allattamento al seno non è sempre facile.
Cara mamma, se pensi di essere l’unica a vivere le difficoltà legate all’allattamento, rassicurati perché non è così…
…Anzi, uno studio statunitense condotto su 500 mamme ha rivelato che il 92% di esse ha riferito difficoltà ad allattare al seno entro il terzo giorno.
Ci sono tantissimi fattori che possono impedire un allattamento sereno nelle prime settimane di vita del neonato.
E’ vero che l’allattamento al seno ci sembra quanto di più naturale esista in questo mondo (basta pensare che appena nato il neonato, se poggiato sul petto materno, cerca subito il seno per ciucciare), ma è anche vero che si tratta di un’esperienza del tutto nuova sia per la mamma che per il cucciolo.
E’ possibile, infatti, che:
- la montata lattea tardi ad arrivare (e il piccolo pianga in quanto trova difficoltà nella suzione, non essendoci ancora il latte maturo ma solo gocce di colostro).
- il seno è molto dolente, e ogni volta che il piccolo si attacca la mamma senta molto dolore.
- mamma e cucciolo non riescono a capire quale sia la posizione più comoda
- la mamma ha troppo latte
- la mamma ha troppo poco latte
Insomma, allattare non è di certo una passeggiata, ma ne vale sicuramente la pena, dati gli innumerevoli benefici che ne derivano.
Il latte materno infatti è un alimento vivo, unico e completo, capace di soddisfare velocemente la sete e la fame del neonato.
Inoltre, un bambino allattato al seno avrà una percentuale di rischio di gran lunga minore
di sviluppare malattie non solo durante la prima infanzia ma anche durante lo sviluppo e in età adulta.
L’allattamento al seno è un grande impegno per la mamma ma che può dare grandi soddisfazioni!
Anche la mastite può rendere difficoltoso l’allattamento
Ma veniamo a noi alla mastite in allattamento e andiamo a vedere cos’è e come possiamo fare per prevenirla,
ma soprattutto per curarla, senza troppe complicazioni.
La mastite è un’infiammazione della mammella che può essere accompagnata da infezione. Di solito, insorge durante le prime sei settimane dopo il parto, ma può presentarsi anche in qualsiasi altro momento dell’allattamento.
Le cause della mastite possono essere svariate, come un drenaggio insufficiente del seno, ristagno del latte e infiammazione. Anche i dotti bloccati e i seni ingorgati possono provocare la mastite se non si interviene nel modo corretto. Altri fattori che possono causare la mastite sono lunghi intervalli tra le poppate o poppate poco frequenti, attaccamento insufficiente al seno, produzione eccessiva di latte.
Per prevenire la mastite è importante saperne riconoscere i sintomi!
I sintomi da non sottovalutare, sono l’arrossamento locale, il dolore, l’ingrossamento del seno.
Se si accusano questi disturbi è consigliabile rivolgersi al medico, o ad una consulente per l’allattamento, per una diagnosi accurata e per individuare gli opportuni accorgimenti e cure in base al caso specifico.
La sintomatologia, nei casi più gravi, può sfociare in stati febbrili e malessere generale.
Mastite in allattamento: cosa fare per prevenirla!
Vediamo come prevenire la mastite ina llattamento.
Per evitare questi disturbi e il conseguente sviluppo di infezione, è consigliabile avere cura del capezzolo sin dalla prima suzione, e se fosse possibile anche durante la gravidanza.
E’ consigliabile infatti fare dei massaggi ai capezzoli con olio di mandorla dolci, così da avere sempre massima idratazione delle zone interessate poi all’allattamento.
Quando nasce il bimbo invece è importante che la neomamma lo allatti spesso per svuotare bene il seno dal latte prodotto.
Impostare in maniera corretta l’allattamento, facendo in modo che la bocca del neonato accolga l’intera areola e non solo il capezzolo. Questo aiuta la corretta fuoriuscita del latte ed evita la formazione di accumuli, ostruzioni e ragadi.
Continuare inoltre a mantenere la pelle del capezzolo idratata, avendo cura di utilizzare sempre prodotti naturali, come ad esempio l’olio di mandorle.
E’ sconsigliabile utilizzare, invece, prodotti non commestibili, specialmente sulle zone dove si appoggia la bocca del bambino.
E’ invece consigliabile utilizzare un residuo di latte materno per idratare e disinfettare, passandolo sul capezzolo; fondamentale é lasciare asciugare, all’aria il capezzolo avendo cura che questo sia completamente asciutto prima di coprire.
Vediamo invece come si cura la mastite in allattamento.
Il trattamento primario per curare la mastite consiste nella valutazione e l’eventuale modifica, in accordo con la donna, delle modalità di allattamento al seno, con l’assistenza di un’ostetrica o altro professionista esperto in allattamento: a volte modificare l’attacco al seno o la frequenza delle poppate può risolvere la situazione, evitando lo scatenarsi dell’infezione.
Nel caso di arrossamento e dolore è fondamentale svuotare il seno regolarmente per risolvere l’ingorgo mammario, sia attraverso le poppate del bambino, sia eventualmente con lo svuotamento manuale, o con una tiralatte, fino a che il seno non torna morbido. L’uso della tiralatte va scelto con cautela perché potrebbe innescare una maggiore produzione del latte, peggiorando ancora di più la soluzione.
Vengono prescritti impacchi caldo-umidi e massaggi circolari al seno, prima della poppata e prima del drenaggio manuale, che favoriscono lo svuotamento e sono di grande aiuto per le mamme.
Dopo aver svuotato per bene il seno si possono invece utilizzare gli impacchi freddi per alleviare il dolore e sfiammare la zona arrossata.
Non esiste un trattamento unico per curare la mastite in allattamento.
In generale, il trattamento dipende dai disturbi.
Solo nel caso di dolore e malessere, può essere indicata dal medico una terapia antidolorifica e antinfiammatoria. Solitamente la prescrizione di antibiotici avviene nel momento in cui i sintomi di mastite non migliorano dopo 12-24 ore di frequente svuotamento del seno.
La mastite in allattamento non rappresenta un pericolo
E’ bene precisare che l’allattamento al seno può tranquillamente continuare in presenza di mastite in quanto generalmente non rappresenta un pericolo per il bambino. La mamma deve armarsi di forza e pazienza e seguire tutte le indicazioni che le vengono date, per poter poi proseguire questa bellissima esperienza insieme al suo bambino.