Cyberbullismo spiegato ai bambini

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Cyberbullismo, è giusto spiegarlo ai bambini? Soprattutto se sono ancora in età da scuola primaria?Come?

I genitori utilizzano molto il cellulare e spesso consentono ai figli

l’uso del proprio smartphone. Poi ci sono anche dei genitori che per diversi motivi ritengono di doverne prendere uno dedicato.

Delle implicazioni di tipo educativo che questo strumento ha,ne abbiamo ampiamente parlato in un altro articolo https://blog.familyhappy.it/wp-admin/post.php?post=8627&action=edit 

Qui invece vogliamo parlare anche di un’altra faccia della problematica riferita all’uso dei cellulari in età infantile.

Cyberbullismo significato

Come genitore saprai che esiste il fenomeno del cyberbullismo.

Per cyberbullismo si intende un atto aggressivo ripetuto attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Il cyberbullo intimorisce, molesta, offende, umilia la vittima che non sa difendersi, offende attraverso messaggi sui cellulari, nelle chat, nelle email, sui social.

Se hai un bambino che utilizza il cellulare comincia col dire questo:

“Voglio parlarti del cellulare. Sai che  di solito mi aiuta risolvere tanti piccoli problemi. Ad esempio possono sentirti quando faccio la pausa al alvoro, oppure l’altro giorno mi si è fermata la macchina e ho cercato su internet. Sono riuscita a trovare il meccanico più vicino per fortuna. Poi l’altra sera non c’era niente di buono da mangiare e abbiamo usato un’app per ordinare del cibo a casa, ricordi? Oppure quella volta che ti ho fatto vedere le foto del viaggio degli zii che hanno pubblicato sui social. Insomma è davvero prezioso”.

E poi aggiungi:

“Però vorrei dirti anche un’altra cosa…Purtroppo online ci sono delle persone che non hanno buone intenzioni.”

Proprio così! E ricorda, caro genitore, che cyberbullo può essere sia uno sconosciuto, sia una persona che il tuo bambino già conosce.

Per questo è importante che tu gliene parli e lo metta in guardia senza farlo intimorire. 

Alcune raccomandazioni che puoi fare a tuo figlio

Ecco cosa puoi raccomandare a tuo figlio:

  • non dare mai indirizzo o nomi veri online in particolare in stanze virtuali dove si incontrano sconosciuti;
  • non dare mai il tuo nickname sui social o il nome o il numero di mamma, papà o nonni, zii, cugini, per nessuna ragione, neanche se l’altro ti dice  che li conosce o che sono in pericolo;
  • se qualcuno ti offende, ti manda foto strane, blocca il contatto online e chiudi la chat.

Se tuo figlio ti chiede perché, rispondigli:

“A volte pensi di chattare con un altro bambino invece dall’altra parte del pc c’è un adulto che non ha buone intenzioni.

Magari ti chiede di “non dire a nessuno della nostra amicizia”, tu invece racconta tutto!

Ti fa sentire accolto e compreso, ti fa complimenti e ti promette regali.”

Ecco cosa puoi consigliare al tuo bambino se si dovesse trovare in una situazione tra quelle descritte o ad un messaggio (ad esempio su un social) che non capisce bene o che gli sembra poco chiaro o pericoloso.

Digli di:

  • rivolgersi SEMPRE ad un adulto di cui si fida
  • non rispondere a messaggi molesti o insulti sui social (il cyberbullo aspetta solo questo);
  • non incontrare MAI qualcuno che non conosce (neanche per gioco);
  • di raccontare sempre ai genitori quello che fa online oppure, che se si vergogna, può raccontarlo alla sua insegnante e persino alla sua tata.

Come genitore puoi prevenire così:

  • impostando il parental control sul cellulare;
  • limitando l’utilizzo a pochi minuti al giorno;
  • evitando l’uso di giochi che prevedano l’entrata in stanze virtuali o eventuali chat anche se sembrano all’apparenza innocue;
  • valutando il grado di maturità di tuo figlio prima di dargli in mano uno strumento così importante e potenzialmente pericoloso;
  • optando per altri di giochi di tipo analogico.

E se è già successo qualcosa che fa pensare ad un episodio di cyberbullismo?

Il cyberbullo fa sentire tuo figlio accolto e compreso e spesso lo invita a uscire. In questo caso il dialogo con il tuo bambino è sempre la carta vincente

Con calma spiega al bambino che non deve sentirsi solo né vergognarsi di qualcosa che ha fatto e di cui poi si è pentito ma che può raccontarti tutto, veramente tutto. Fatti spiegare tutto quanto. Poi valuta in base alla situazione se rivolgerti alle autorità o meno.

La cosa importante è che il bambino si senta amato al di là di tutto. L’amore viene sempre prima di qualunque cosa!

Anche le Tate Certificate di Family Happy sono formate all’empatia ed hanno imparato ad affrontare le situazioni più delicate. 

Per questo puoi sempre chiedere il loro aiuto se ti dovesse capitare di dover spiegare qualcosa di complicato a tuo figlio o se pensi che tuo figlio possa avere bisogno di confidarsi con un adulto di fiducia e spesso le tate sono delle figure di riferimento molto importanti per i bambini.

Vai su richiesta-preventivo per scoprire la soluzione migliore per la tua famiglia!

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